Tecnologia e slums: le favelas di Rio sulle mappe

Nel novembre del 2007, Gilberto Gil, allora ministro della cultura brasiliano, affermò che le lan house o punti di accesso ad Internet avevano un impatto molto positivo per ridurre la violenza nelle favelas.

L’esistenza di opportunità formative e culturali e la possibilità di accesso e condivisione delle informazioni attraverso Internet, contribuiscono al rafforzamento della cittadinanza attiva nelle zone marginali delle città. Con iniziative di questo tipo si può dare una risposta efficace ai problemi generati dalla segregazione urbana, dalla povertà urbana e dalla criminalità nei contesti di grande esclusione sociale. E come ricordava il grande musicista ex ministro, la coesione sociale ne può trarre solo benefici.

Tra i molti progetti interessanti, questa volta Baleia vi segnala quella ideata e promossa dalla Ong brasiliana Comunitas nell’ambito del Programa Rede Jovem, il cui obiettivo è quello di promuovere la partecipazione dei giovani in situazione di disagio economico, mediante l’accesso alle nuove tecnologie. Il programma ha realizzato, per esempio, alcuni telecentri comunitari nelle favelas di Rio de Janeiro e ha coinvolto nolti giovani delle comunità.

Mappare il territorio con metodologie partecipative

Mappatura partecipativa - Wikimapa
Il riscatto delle zone più povere della città sta passando in questi mesi per la mappatura partecipativa dei luoghi più significativi e di potenziale interesse economico e culturale di cinque favelas della città, scelte per sperimentare il progetto, al quale si è dato il nome Wikimapa.

I giovani sono stimolati ad identificare i punti di forza delle comunità in cui vivono, in modo da dare valore al tessuto locale e di rafforzare il senso di identità a partire dalle potenzialità e vocazioni espresse dal territorio. Territorio, che, occorre ricordarlo, vive situazioni assai problematiche (povertà, violenza, mancanza di diritti), che lo rendono secondo alcuni studiosi, una “città scarsa”.

Tecnologie e riscatto delle favelas

Utilizzando strumenti digitali e informatici per la geolocalizzazione, i giovani delle favelas prescelte (Cidade de Deus, Morro Santa Marta, Complexo da Maré, Complexo do Alemão, Pavão-Pavãozinho) raccolgono le informazioni provenienti dal campo, le inseriscono in mappe e le condividono in rete. Gli strumenti per la messa in circolazione delle mappe sono il sito web, il blog del progetto e, soprattutto, l’applicazione per cellulari. Quest’ultima consente di ottenere informazioni utili sui servizi presenti nelle favelas, ovvero nelle zone che spesso si distinguono per il loro essere informali.

È anche un modo per mettere in mostra quanto di positivo (ed è tanto, ve lo assicuriamo) cè’ nelle aree considerate più a rischio delle grandi città, che, come Rio de Janeiro, hanno vissuto e continuano a vivere fenomeni di urbanizzazione importanti.

Dal punto di vista più operativo, Wikimapa ha contribuito a creare una nuova base cartografica, sovrapposta a quella ufficiale (che spesso non teneva conto delle favelas e della viabilità al loro interno), in cui sono state inserite le strade principali e i servizi di rilevanza pubblica offerti sul territorio.

La raccolta delle informazioni da parte dei giovani si è potuta portare avanti grazie all’impegno e alla partecipazione degli abitanti, i quali hanno segnalato i luoghi più importanti e i siti di interesse storico-sociale delle loro comunità. Questi, grazie all’uso del GPS incoroporato nei telefoni cellulari, sono stati inseriti nelle mappe, consultabili da tutti sul sito o con l’applicazione per cellulari.

Per la prima volta molti abitanti di queste favelas hanno potuto orgogliosamente identificare la strada in cui vivono su uno schermo, rafforzare la propria autostima e contribuendo alla costruzione dell’identità locale della propria comunità.

Attualmente il progetto Wikimapa può contare sull’impegno di circa 500 volontari e l’idea è quella di estendere l’iniziativa in altre città brasiliane e non, in cui sia forte il problema dell’esclusione di molte aree urbane dall’idea di città ufficiale (con tutte le ripercussioni che queto ha sulla qualità della vita delle persone e sui livelli di violenza).

Grazie a questo impegno Wikimapat si è anche aggiudicato un prestigioso premio internazionale, il Premier Award in Social Change.

Simone Apollo

Simone Apollo - Sociologo esperto di America latina, cooperazione internazionale, fundraiser e specialista di SEO e web-marketing per il non profit.

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